Sabato 25 Dicembre 1993 Natale
Natale. Consueta atmosfera di festa, con un clima diverso, ricco di emozioni, buoni sentimenti, affettività.
Ognuno spera, in queste occasioni, di ritrovare quell'armonia, quell'unità, quella considerazione negli altri che ci circondano e ci sono vicini, che dovrebbe farci sentire più lieti, appagati e meno soli.
Spesso queste aspettative vengono deluse, ma non sempre, e non tutte.
Probabilmente è qualcosa di soggettivo e forse dobbiamo soffrire o lottare per ottenere queste condizioni.
Credo non dipenda solo dagli altri, ma anche da noi stessi.
Una bella carica di ottimismo e di fiducia in più non guasterebbero mai.
Mia dolcissima Sabrina. Purtroppo anche questo Natale tu ed io siamo lontani. Sono lieto comunque perché ti sento vicino. Ti sono vicino!
Le nostre amate montagne mi fanno compagnia e scaldano il cuore, nonostante il freddo polare.
Quassù è tutto ovattato ed imbiancato; un magia assai differente da quella estiva. Tuttavia conosci già questo aspetto poiché lo scorso anno
(mentre ero in Africa) tu eri quassù al 31 Dicembre.
Non ci sono 10.000 chilometri che ci separano, ed ora potrebbe essere fattibile e fantastico festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Io lavoro agli impianti ogni giorno, ma dalle 17 sarei liberissimo e compiaciuto di averti accanto ogni istante possibile. In special modo la notte......
Sono certissimo che si possa fare!
Sono contento che esisti.
Ti Amo! A presto!
Con i migliori Auguri!
Alen.
(P.S. Ho notato da tempo, che ami tantissimo indossare i miei abiti, specialmente i Pile colorati. Spero che ti piaccia il regalo che ti ho fatto recapitare. Un paio di calze lunghe e a fasce colorate trasversali; utili per te che soffri il freddo e adeguate alle tue splendide gambe. Tu provale, se non fossero di tuo gusto mi avvisi e vengo immediatamente a “strappartele” via…..) Copyrigth © **
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