Venerdì 24 - Sabato 25 Giugno 1994 - Quel Matrimonio di Anna e David
Ore 21. Sono passati pochissimi giorni trascorsi lassù insieme,
(io, tu,noi) ed ora eccomi a casa.
Lietissimo di scendere da Sery per rivederti, ed insieme essere presenti domani al matrimonio della coppia di amici importanti.
La cerimonia rientra fra quelle giornate speciali ed emozionanti per entrambi.
La sposa bellissima e radiosa!
Tu, con lo splendido abito rosso, straordinariamente affascinante, incantevole, emozionata e commossa. A festeggiamenti conclusi, ora eccoci noi soli, tranquilli, a condividere pensieri ed eventi emozionanti a cui siamo stati piacevolmente presenti e coinvolti.
Qualche ora insieme di coccole mai sazi, solo per noi, e poi domattina debbo tornare al lavoro lassù. Da quando si sono conosciuti, al ritrovarsi sposi dopo 4 anni credo che per loro possa essere una scelta ed una decisione valutata a fondo. Ovviamente gli auguro tanta fortuna e la forza per affrontare una vita matrimoniale che non è mai così facile come nei sogni. Credo che erroneamente il matrimonio venga generalmente considerato troppo spesso come un punto di arrivo, mentre invece penso sia un importantissimo punto di partenza che necessiti di una consapevolezza e preparazione non indifferente.
Comprendo la tua immedesimazione e le emozioni che ti hanno avvolto e coinvolto.
Eppure anche ora vedo nuovamente lacrime sul tuo volto. Sono per l’emozione di oggi o solo per lavarti gli occhi?
Oppure un sogno così impellente che ti vorrebbe convolare a nozze anche domani e ad ogni costo?
Se non fosse proprio così, spiegamelo per favore.
Lo sai bene che io
non sono refrattario al matrimonio! Ne abbiamo già parlato a lungo. Lo ripeto: stiamo a vedere come si evolvono le basi essenziali.
Sappiamo che nulla è facile, specialmente per due come noi.
Tu ed io
non siamo “definiti” come una “coppia comune”. Anzi. Lo sappiamo benissimo.
A me non importa, è la nostra unicità che ci rende diversi e lieti di esserlo.
Ne sono certo con estrema convinzione.
Sicuramente ed obiettivamente mi autodefinisco un tipo decisamente insolito. Tuttavia per la “gente normale” senza apertura mentale, dal cervello alla lingua arriva solo il classico termine di "matto"!
Certo! Entrambi non rientriamo nella "norma". Non essendo conformi alla massa, siamo "non normali".
Definiamoci meglio: siamo insoliti e...."speciali", singolarmente e come coppia!Tu ed io. Ciascuno nel proprio modo di essere e di sentire, siamo particolari e decisamente unici e diversi.
Forse è proprio per questo ciò che ci attrae a vicenda, anche se spesso risulta difficoltoso comunicare. Anche se ci basta poco per innescare incomprensioni, e farci allontanare troppo alimentando paure, dubbi, insicurezze.
Siamo diversi e sentiamo in modo diverso.
Non è un dramma e non è un buon motivo per sentirsi stupidi. E piangere così tanto per questa “sensazione” o discutibile convinzione?
Tu non sei stupida!!!
Perché mai ti dovresti sentire in questo modo?
Ti amo ed ho bisogno di te! Lo so che è così anche per te.
Te lo rammento nuovamente.
Partiamo da questo per aiutarci a vicenda ad affrontare il tempo che occorre per costruire qualcosa insieme!
Ti attendo al fresco, lassù, quanto prima! Lassù nella nostra dimensione conosciamo bene la notevole carica di “energia” che ne riceviamo entrambi.
Tuo Alen.
Copyrigth ©**
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