Non sono un fotografo professionista. Tuttavia la passione della fotografia, da sempre, ha seguito di pari passo quel profondo desiderio di dare spazio alla ricerca del mio cuore tramite i miei occhi, ma essi stessi, e le parole spesso non bastano mai a trasmettere fedelmente emozioni, stati d'animo, sensazioni e sentimenti che dal profondo vogliono emergere. In questa consapevolezza, solo la magica "vecchia" Minolta diventa "amica" inseparabile per immortalare molti "voli" della mia vita. Da sempre sono amante della natura ed in particolar modo della montagna; i sogni desiderati dei miei viaggi di scoperta, avrebbero dovuto condurmi nei grandi e freddi paesi del nord d'Europa e del mondo. Mai e poi mai avrei pensato che il mio primo viaggio in aereo mi avrebbe portato invece all'equatore. In Africa. Un viaggio tipicamente turistico, "trascinato" da formidabili ed insoliti compagni d'avventure sulle coste vacanziere del Kenya. Non potevo minimamente immaginare nel modo più assoluto quanto profonda potesse essere quella malinconia che ci assalì nel volo di ritorno dopo soli 15 giorni di quell'esperienza. In quel preciso istante mi resi conto cosa significasse realmente quella strana e soggettiva malattia dai mille aspetti che tutti definiscono "Mal d'Africa".
"Ricordando un periodo passato sugli altipiani dell'Africa, si ha la sensazione sconcertante di essere vissuti nell'aria. Il cielo era di solito celeste pallido o violetto, solcato di nubi maestose senza peso, in continuo movimento erte come torri; ma aveva con sè un tale vigore d'azzurro da colorare anche i boschi e le colline accanto, di una tinta fresca e profonda".........(Karen Blixen)
Nemmeno le parole di Karen Blixen possono decrivere la fedeltà di sensazioni radicate nell'anima, ed impresse sulle pellicole della mia "amica". Da allora questa "malattia" mi ha portato frequentemente in Kenya. La permanenza ininterrotta più lunga è durata sei mesi. Degli oltre duemilacinquecento scatti, seicento diapositive in dissolvenza, rappresentano un'eloquente reportage di sole immagini e colonna sonora, a simboleggiare e trasmettere un'esperienza insolita ed estremamente unica. Purtroppo (per ora) in questo sito compaiono solo poche immagini che riguardano principalmente i Maasai; un popolo straordinario con il quale ho vissuto a lungo nella stragrande maggioranza dei miei soggiorni. Non è facile adattarsi ad un cambiamento così totale di scenario, abitudini, ambiente, persone. Eppure è quello il luogo favorito del mio cuore. Le nubi si muovono nel cielo, il vento attraversa i campi, lontano oltre la montagna deve essere la mia casa...............